Dopo 47 anni di attività, la storica macchina continua F3 dello stabilimento di Fabriano si è spenta.
Era il cuore pulsante della produzione della carta per ufficio, incluso il celebre Fabriano Copy 2, un simbolo di eccellenza italiana.
Alle 8:07 del 10 dicembre, la F3 ha terminato il suo lungo ciclo di lavoro, segnando un momento storico e doloroso per la comunità e i dipendenti che per decenni hanno contribuito al successo di questa produzione.
Un pezzo di storia che si chiude
La macchina F3 rappresentava un pilastro dell’industria cartaria di Fabriano.
Installata nel 1976, ha prodotto tonnellate di carta di alta qualità, soddisfacendo le esigenze di uffici e aziende non solo in Italia, ma anche a livello internazionale.
La carta Fabriano è stata per decenni sinonimo di affidabilità e prestigio, utilizzata per documenti importanti, contratti e comunicazioni ufficiali.
Era il prodotto di punta di una tradizione cartaria che affonda le sue radici nel XIII secolo, quando Fabriano divenne famosa per l’introduzione della filigrana e di tecniche innovative di lavorazione della carta.
La F3 non era solo una macchina, ma un simbolo di continuità e innovazione.
Ha accompagnato generazioni di lavoratori, diventando parte integrante della vita quotidiana di Fabriano.
Ogni risma di carta portava con sé la storia di una comunità dedita al lavoro e all’eccellenza.
La decisione di Fedrigoni, il gruppo che possiede lo stabilimento, di dismettere la Giano Srl e interrompere la produzione di carta per ufficio ha suscitato profonda emozione tra i lavoratori e la comunità.
L'ultima risma di carta Fabriano Copy 2 è stata confezionata il 17 dicembre, chiudendo ufficialmente una storia lunga quasi mezzo secolo.
Un’eredità culturale e industriale
La carta prodotta a Fabriano non era solo un bene di consumo, ma un pezzo di cultura.
La sua qualità era riconosciuta in tutto il mondo, e il marchio Fabriano è stato per anni un ambasciatore del Made in Italy.
Gli uffici, i professionisti e le aziende che hanno utilizzato questa carta hanno contribuito a costruire un legame speciale con il prodotto, che andava oltre la semplice funzionalità.
Era una carta che trasmetteva prestigio, scelta per i momenti che contavano davvero.
L’ultima bobina prodotta dalla F3 potrebbe essere conservata nel Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano.
Questo gesto simbolico servirà a onorare il contributo di questa macchina alla storia industriale italiana e a ricordare le tante famiglie che grazie a essa hanno trovato un sostentamento.
“Fabriano non produce più carta per fotocopie. Il famoso Fabriano Copy 2 non sarà più acquistabile”, ha dichiarato Valerio Monti, dipendente di Giano Srl e segretario Uilcom.
Le sue parole riassumono il sentimento di perdita e malinconia che accompagna questa chiusura.
Un momento di emozione e riflessione
La chiusura della produzione ha lasciato un vuoto profondo nei dipendenti, molti dei quali hanno raccontato il momento con commozione.
“Tantissime lacrime e un senso di vuoto”, ha detto Monti, descrivendo l’ultimo turno di lavoro, quando gli armadietti sono stati svuotati e la macchina F3 si è fermata per sempre.
Non era solo una questione di lavoro, ma di identità. La fabbrica era un luogo dove si costruivano non solo prodotti, ma anche legami umani e comunitari.
Le prospettive future
Durante gli incontri tra Fedrigoni, sindacati e istituzioni, sono stati discussi i termini dell’accordo e le modalità di ricollocamento.
I rappresentanti sindacali hanno espresso preoccupazione per le prime proposte dell’azienda, sottolineando l’importanza di garantire una cabina di regia a partire da gennaio 2025 per pianificare al meglio la transizione.
Inoltre, si è richiesto che eventuali demansionamenti avvengano solo su base volontaria e con la possibilità di recuperare le mansioni precedenti appena possibile.
La Fedrigoni è stata sollecitata a presentare un piano industriale chiaro e a attivare percorsi formativi già dall’inizio del 2025, per fornire ai lavoratori competenze utili al reinserimento.
La Regione Marche ha già garantito il suo supporto con finanziamenti mirati alla formazione, un passo importante per sostenere i lavoratori in questa fase di cambiamento.
Un addio tra lacrime e speranza
La fine della produzione della carta per ufficio non rappresenta solo la chiusura di un ciclo industriale, ma anche l’inizio di una nuova fase.
Con il supporto delle istituzioni, delle aziende e della comunità, c’è la speranza che Fabriano possa trovare nuove opportunità e continuare a essere un simbolo di eccellenza nel panorama industriale italiano.
La resilienza di questo territorio è già stata messa alla prova in passato, e ora si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia.